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i principianti in moto spesso sottovalutano il rischio, a causa dell'incoscienza

Principianti in moto: ecco gli errori più comuni

Spesso quando si è principianti in moto si rischia di commettere errori, le cui conseguenze non sono da sottovalutare.

Guidare la moto può essere davvero esilarante, ma richiede attenzione e rispetto delle regole, per la propria e altrui incolumità.

Spesso la troppa sicurezza o l’incoscienza propria dei principianti in moto, portano a commettere degli errori, sia a livello teorico che pratico.
Vediamoli nel dettaglio.

Principianti in moto: errori comuni

Chi guida una moto deve indossare l’abbigliamento adeguato. Eh sì, mai salire in sella senza guanti, con una t-shirt o con le sneakers.
Qualunque sia la stagione, la distanza da percorrere o il costo, la regola numero 1 è indossare l’equipaggiamento completo.
L’abbigliamento tecnico fa parte della sicurezza passiva e soprattutto all’inizio, quando non si ha il completo controllo del mezzo ed è più facile cadere, il casco, le protezioni, il paraschiena sono un investimento assolutamente da fare!

Occhio alla scelta della moto! Nonostante più volte a lezione ribadiamo che ci sono moto più adatte per i principianti, spesso chi ha da poco ottenuto la patente A tende a voler guidare moto troppo pesanti, potenti o grosse rispetto alla propria fisicità.

Guidare la moto giusta permette di fare pratica in sicurezza: attenzione all’altezza della sella da terra, infatti, poggiare saldamente i piedi a terra permette di controllare meglio il mezzo.

Un errore molto comune a chi guida contemporaneamente l’auto e la moto è quello di assumere lo stesso atteggiamento.
In realtà sono due modi di guidare diversi e in moto si è più fragili, più vulnerabili e bisogna prevenire anche il comportamento degli altri utenti della strada.

La fretta in moto è una cattiva consigliera (come sempre nella vita!)
Spesso dopo aver imparato le prime cose, il principiante in moto si sente pronto a tutto, pensa di sapere controllare il mezzo in tutte le occasioni, anche rispetto alla convivenza con le auto.

Niente di più sbagliato. Bisogna procedere per gradi, facendo esperienza sulle due ruote. Magari allenandosi settimanalmente con la frenata sullo sterrato, le curve a bassa velocità, anche motociclisti di vecchia data, a volte hanno difficoltà con tali manovre.

Infine, mai dimenticare, anche quando si acquista una moto usata, la sua manutenzione. Prima di partire, è importante far controllare freni, sospensioni, trasmissioni, il livello di acqua e olio e il gonfiaggio delle gomme.
La moto non è solo un soprammobile da esibire.

In conclusione, se sei un principiante in moto, il nostro consiglio è quello di non affidarti alle chiacchiere da bar, soprattutto sulle questioni tecniche e di seguire le regole, perché dati alla mano, il numero degli incidenti in moto è direttamente proporzionale al grado di incoscienza.

Patenti: dal 20 dicembre meno domande nei quiz

Sei pronto al cambio imminente nei quiz patenti a e b? Dal 20 dicembre le domande saranno 30 anziché 40 con tre errori ammessi.

La Direzione Generale della Motorizzazione civile ha annunciato la novità imminente per recuperare gli esami arretrati a causa del Covid.

Quindi dal 20 dicembre per sostenere gli esami delle patenti a e b il candidato deve rispondere a 30 domande con un massimo di tre errori in 20 minuti.

Il provvedimento mira a snellire l’iter di svolgimento degli esami e a limitare la permanenza dei candidati nelle aule, rendendole ancora più sicure contro il covid-19.

La nuova formula è contenuta nel Decreto 27/10/2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 dicembre 2021.

L’entrata in vigore della nuova modalità d’esame era prevista inizialmente per gennaio 2022, invece si è preferito anticipare la data al 20 dicembre.


Il cambio modalità è dovuto ai ritardi provocati dalla pandemia. Infatti, se hai sostenuto l’esame patente negli ultimi due anni sai che la capienza delle aule per la prova teorica è ridotta del 50% e che dopo ogni sessione, l’aula deve essere sanificata, portando come conseguenza un allungamento dei tempi.


L’obiettivo delle istituzioni è quello di velocizzare gli esami e permettere agli uffici di smaltire tutto il lavoro arretrato.

La prova è sempre informatizzata con le affermazioni estratte in modo casuale e i candidati che devono scegliere tra vero e falso.

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