Tutti conosciamo i rischi collegati ai colpi di sonno durante la guida, che ogni anno innescano molti incidenti stradali. Per questo molte case produttrici di auto hanno iniziato a sviluppare avvisi, sia sonori che visivi, utili ad evitare tali episodi. L’università di Genova ha invece voluto indagare sulla relazione tra la sicurezza stradale ed un altro disagio legato al sonno: l’insonnia.
Nello studio, condotto dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova, sono stati presi in esame i guidatori della categoria forse più interessata a tale fenomeno: gli autotrasportatori. Gli esami clinici ed i questionari a cui son stati sottoposti 949 camionisti hanno decretato una conclusione netta: l’insonnia rappresenta un fattore di rischio in grado di raddoppiare le probabilità di incidenti ed infortuni. Chi soffre di insonnia ha inoltre maggiori probabilità di ammalarsi di patologie croniche metaboliche e cardiovascolari.
Molte aziende di autotrasporto, in virtù di questa consapevolezza, hanno già avviato programmi di formazione sui propri dipendenti. Offrendo loro anche assistenza medica per i disturbi del sonno, al fine di prevenire disagi. Questa presa di coscienza va di pari passo con le numerose novità internazionali in termini di formazione, controlli, verifiche e certificazioni a cui sono soggetti gli autotrasportatori. Novità che, anche se in considerevole ritardo, stanno recentemente iniziando ad arrivare anche in Italia, colmando quel GAP che ci separava dagli standard europei.
Il tema della formazione presso le autoscuole con istruttori certificati sta quindi assumendo un valore centrale anche in Italia, rappresentando di fatto una tutela sulla sicurezza degli autotrasportatori e di tutti coloro circolino in strada, oltre che un modo per i professionisti dell’autotrasporto di tutelare il proprio lavoro e rafforzare la propria competenza nel tempo.